Shake&bake

E' tempo di mettersi ai fornelli!

Io mangio libanese, e voi? 01/04/2010

Filed under: Amicizia,Ristoranti — lagaietta @ 13:49

Sono cresciuta con i profumi e i sapori della cucina mediorentale, ho imparato ad assaporarla e amarla quando papà per motivi di lavoro è rimasto qualche anno nella spendida Il Cairo, una città che porto nel cuore da anni e che ho vissuto  intensamente grazie alle tante visite che facevamo io e la mamma quando andavamo a trovare papà; i miei ricordi sono ancora molto vividi e quando mi capitano sotto mano le vecchie foto ai piedi delle piramidi così imponenti e maestose mi viene un pochino di malinconia.

Noi abbiamo avuto la fortuna di avere una guida privata che ci ha fatto conoscere la città quando ancora di turisti non ce n’erano; in tutto qualche gruppo sparuto di americani e spagnoli che come noi andavano a zonzo per la città incuriositi dai colori e il modo di vivere completamente alieno alle nostre abitudini. Esperienze bellissime che meritano molto più di queste poche righe di introduzione.

Ho voluto scrivere questo perchè la cena di ieri sera mi ha riportato al palato alcuni sapori e determinati sentori che io a casa spesso ripropongo proprio perchè amo tantissimo la cucina mediorentale, ma che ovviamente non rispecchiano l’orignalità di quelli autentici.

In occasione del compleanno di una delle mie più care amiche ci siamo ritrovate in questo ristorantino piccolo e ben datato, scelto dalla festeggiata stessa grazie alla sua mini guida ai ristoranti etnici di Milano: il “Pappamondo” edito da “Terre di Mezzo“.

Il ristorante “Accademia Libanese” prende il nome dalla via in cui ha trovato casa, via Accademia sita in piena città studi alle spalle di via Porpora e via Teodosio; due piccoli locali che accolgono pochi coperti, forse una quarantina in totale in un ambiente molto tranquillo e a conduzione familiare; la cucina è piccola e la si può sbirciare attraverso una finestra che serve da passa vivande e si affaccia direttamente su una delle due salette; mangiando e chiacchierando si possono tenere d’occhio i due proprietari che si avvicendano nella preparazione dei kebab (spiedi) o delle varie salsine tipo hummous o raita che servono come appetizers.

hummous-crema di ceci

Moutabbal-crema di melanzane

Questi sono due esempi degli antipasti comuni ai tre menù a prezzo fisso che vengono solitamente proposti: uno vegetariano, uno con carne e uno misto che costa 5 euro in più.

Sul sito del ristorante nella sezione menù si apre una pagina che elenca le pietanze che vengono servite. I prezzi sono decisamente contenuti, i menù fissi che sono comunque consigliati così da poter avere un assaggio completo della cucina tradizionale sono compresi tra i 20 e i 25 euro, ma anche scegliendo le singole portate i prezzi restano molto bassi per quella che è la media di una cena al ristorante a Milano.

riso pilaw cn capelli d'angelo

Ho apprezzato molto la cena di ieri sera perchè i sapori erano decisi come quelli della crema di melanzane perchè si riconosceva il sapore affumicato della cottura in forno prima di ridurre le melanzane in crema, ma erano anche molto delicati perchè nonostante le spezie nessuna di queste prevaricava tanto da rendere il palato inagibile per il gusto successivo.

budino di riso al profumo d'arancia e dolce di cocco e semolino

Ristorante Accademia

via Accademia 53, Milano

02.2891569

chiuso la domenica

Hugs,kisses&cookies

 

Risotto al Rosmarino 10/08/2009

Filed under: Primi,Risotti,Ristoranti — lagaietta @ 09:32


Finalmente una mattina di pausa!
Le ultime due settimane sono state frenetiche, caotiche, calde e impegnative: il lavoro in agriturismo mi ha completamente assorbita, tanto che non mi ricordavo nemmeno come fosse fatto il mio letto! 13h filate in piedi a correre su e giù per la cucina come un’indemoniata a preparare antipasti-torte e primi! Ma che bella soddisfazione!!!!
Non sono sola in cucina, ovvio!Anzi io sono la garzoncella di turno, perchè sto proprio facendo la sana gavetta e da brava galoppina corro,salgo e scendo scale, porto avanti e indietro casse di carni-verdure-formaggi-teglie di torte e torte salate!
Ma ho i miei spazi di palco; tra un servizio e l’altro preparo kg e kg di marmellate, questa è stata la settimana delle more…la prossima non si sa ancora! finchè ce ne sono da raccogliere se ne fanno…e cuoci e passa,e cola e passa con il passaverdure, e rimetti ad addensare e poi invasa, poi sterilizza i vasetti, poi asciugali, poi prepara le etichette e popi etichetta!!!oh yes!

Visto che è nel menù di questa settimana vi lascio la ricetta del
Risotto al Rosmarino
( niente foto perchè per ovvi motivi, o sono dietro a fare il risotto o gli faccio le foto, ma quando ci sono i clienti a tavola che hanno fretta di mangiare senza tenere conto che i tempi di cottura del riso sono quelli e non lo possiamo preparare due ore prima…manca a me il tempo per scattare le foto!)

Ingredienti (per 4 persone)

250g riso carnaroli
1,5 l brodo vegetale
due cucchiai di olio evo
1/2 bicchiere di vino bianco
una manciata di rosmarino tritato finemente a coltello
1 lime, il succo.
burro-parmigiano qb

-Preparare il brodo vegetale con sedano-carota-cipolla-prezzemolo;portare a bollore, tenere in caldo;
-Tostare il riso con l’olio e poi sfumare con il vino bianco quando la parte alcolica è completamente evaporata iniziare ad aggiungere il brodo vegetale e mescolare con cura; aggiungere un mestolo alla volta di brodo e portare a cottura in 15-16 minuti;
-A 5 minuti dalla fine cottura aggiungere anche il rosmarino;
-Quando il riso è al dente, spegnere il fuoco e procedere alla mantecatura con una noce di burro e il parmigiano a piacere;consiglio di metterne poco in modo da non coprire il sapore del rosmarino;
-A mantecatura ultimata unire anche il succo del lime;
Impiattare e servire!

A piacere ricavare con il rigalimoni, la scorza del lime da mettere sul piatto come decorazione finale!
Hugs,kisses&cookies

 

Cerchi un ristorante?!? 15/02/2008

Filed under: Ristoranti — lagaietta @ 08:52

Ma quanto è difficile a volte decidere dove andare a cena?
Capita sempre più spesso che ci si perda tra miriadi di possibilità, ma senza poi avere la certezza che la scelta sia davvero quella giusta!
Vogliamo evitare questi inconvenienti? Bene allora direi che è il caso di fare un bel giretto in questo sito che si chiama “Prenota Ristorante“: una piccola ma ricchissima guida alla scelta del locale migliore dove trascorrere la serata per una cena o un aperitivo.
Spulciatelo bene perchè è un’ottima risorsa nel momento dell’indecisione; ci sono recensiti moltissimi ristoranti e anche gi utenti possono tranquillamente lasciare i propri commenti!
la ricerca è molto semplice perchè il sito offre diversi canali di consultazione, dividendo i locali così già da fornire un filtro e evitare di perdersi tra mille pagine senza poi arrivare alla meta che ci si era dati!
Ogni tanto qualche chicca dalla rete salta fuori…bene! approfittiamone!
Hugs,kisses&cookies

 

Ristorante UTZ food&motion 06/02/2008

Filed under: Ristoranti — lagaietta @ 08:00

E’ un po’ che non si parla di ristoranti…no beh l’ultimo è stato il Kandoo, ma è sempre parte dell’universo giapponesi! Era tempo che non cenavo in un ristorante che non fosse solo giapponese, si vero a volte so essere molto abitudinaria e monotematica..però il jappo mi piaceeeeeeeeee!!!

Va beh non divagare ietti!

L’altra sera sono stata a cena in questo ristorante un po’ nascosto di via Solferino, si quella del Corriere!Nn mi sono portata la macchina fotografica perchè la luce sapevo che sarebbe stata troppo fioca xchè potessero venire delle foto decenti per cui vi racconterò quanto meglio mi riesce quello che abbiamo mangiato.

Un menù delicato e giocato sulla stagionalità, con attenzione particolare per gli antipasti e i primi. secondi a scelta tra terra e mare ben strutturati, forse unica piccola pecca la parte conclusiva dei dolci ma anche quelli avevano comunuqe un’aria molto invitante.

I nostri antipasti sono stati:

-Sottilissima di branzino marinata con agrumi e gamberi croccanti (una delizia!)

-Flan di fave con crema di zafferano se non erro…

Io ho saltato il primo e sono passata a dei tranci di tonno scottai in padella con pomodorini in tartare e fiori di cappero; un piatto molto semplice direi anche dai sapori molto più estivi che adeguati a gennaio però così piacevole che è stato meraviglioso averlo davanti; la presentazione davvero molto curata con un’estetica particolare e dei piatti molto larghi che permettono alla crema di base di stendersi bene su tutta la superficie.

Porzioni decisamente nonda nuovelle cousine, il che permette di gustare una cena senza prendere per forza dall’antipasto al dolce ma scegliendo e restando soddisfatti anche da una sola portata.

L’ambientazione è molto semplice, l’ingresso è sulla via principale, c’è una sala ampia lì all’ingresso e poi si viene dirottati al piano sottostante nel gazebo esterno che ora è ben risacaldato. Niente fronzoli, niente eccessi…meglio così.
Secondo me molto piacevole cenare nella stagione primaverile quando nn ci sono ancora zanzare e la temperatura è mite e consente di passare una serata intera nel dehor!

Ristorante UTZ food&motion

via Solferino,48

Milano

tel. 02.6551180

foto presa qui.

per qualche foto anche dei piatti andate qui!

Hugs,kisses&cookies

 

Ristorante giapponese Kandoo 13/01/2008

Filed under: Ristoranti — lagaietta @ 13:18

Era da tanto che non mi occupavo di scrivere due righe dopo essere stata fuori a cena, colgo l’occasione per riesumare il mio piccolo bloggino che in queste ultime settimane ho davvero trascurato!

Due sere fa sono stata a cena al Kandoo in occasione del compleanno della mia amica Iole! Ci siamo scofanati metà del menù e anche se una delle commensali avrebbe preferito avere nel piatto una fiorentina invece che una zuppetta di miso, la serata è stata godereccia comunque! Era tanto che sentivo parlare di questo ristorante solo che essendo un po’ fuori zona rispetto a casa mia non mi era ancora capitato di andarci, così ora che mi si è presentata l’occasione sono stata felice di poterlo vedere e assaggiare la loro versione di cucina giapponese.
Direi che si colloca nella medietà dei ristoranti giapponesi di Milano, poche pretese e menù molto semplice; niente di particolare da segnalare e niente sapori che spiccassero rispetto ad altri…insomma uno dei solito mille ristoranti che sono spuntati come funghi negli ultimi anni.
E’ piccolo e anche quando è pieno il servizio è molto rapido, questo è un punt a loro favore! Siamo stati trattati bene e ho apprezzato le porzioni che non erano immense ma nemmeno una campionatura così che si potesse assaggiare più di una pietanza senza uscire con la pancia gonfia o con la fame!
Prezzi nella media…un sushi misto 14 euro, un rainbow (8 uramaki misti disposti a serpentello con i colori alternati) 13 euro, i dolci tra i 5-6 euro il sashimi 15-18 e le solite barche che si aggiravano nella media dei 20-30 euro.

v.le Corsica 38, Milano
tel 02.70.12.60.79

Hugs,kisses&cookies
(foto presa qui)
 

L’Officina del Pesce 06/12/2007

Filed under: Ristoranti — lagaietta @ 10:07

Pescheria “Da Claudio” trema….a Milano ha aperto una validissima alternativa e ottima concorrenza al pranzo ormai modaiolo e rapido a base di pesce crudo.
In una piccola viuzza che sbuca in Largo La Foppa, io e la mamma abbiamo scovato una minuscola pescheria che propone all’ora di pranzo la stessa formula collaudata da Claudio nel corso degli anni, ovvero porzioni più o meno grandi di carpacci misti di pesce freschissimo e di primissima scelta.
Il nome è tutto un programma: “L’Officina del Pesce”! Il locale è costituito di due piccole “stanze” entrambe dotate di tavoli tondi e alti, e direi cosa di cui tener grande conto anche gli sgabelli, sui cui sedersi per godersi in tutta calma la propria dose di pesce!
La scelta non è vastissima ma comunque molto soddisfacente, ci si può avventurare con il classico misto mediterraneao nel quale trionfano sapori e colori tradizionali: salmone, tonno, ombrina e gamberi 150g in totale per la porzione media.
Altrimenti io consiglio caldamente di provare il misto dei vassoi del giorno, io mi sono avventata su: salmone soya e pistacchi; tonno marinato con cipollotto e tartare mista. Fidatevi mi sono leccata anche i baffi che non ho e che mi sarei fatta crescere per l’occasione.
Il responsabile è sempre molto disponibile e cordiale così come la ragazza al banco che serve; la clientela all’ora di pranzo è meno numerosa che Da Claudio, ma solo perchè il locale è ancora di nicchia e poco noto…credo che a breve anche loro saranno presi d’assalto.
Altra nota positiva è che il prezzo per una porzione mista tradizionale è sui 9 euro, 12 per il misto come il mio ma solo perchè più elaborato e tutto comprende pane a volontà e un calice di prosecco o acqua a scelta.
Ultimamente a mio parere Claudio ha smesso di essere conveniente perchè il personale diventa sempre più scontroso e maleducato e inoltre le porzioni si sono magicamente ridotte e invece il prezzo è fantasticamente lievitato…le magie allora ci sono! wow! ( tono sarcastico, ndr)
Se passate in zona, cercatela e fermatevi anche solo per dare un’occhiata perchè ne vale la pena, se poi qulacuno un sabato a mezzodì avesse voglia di assaggiare io mi offro come supporto nella scelta con estremo piacere!
Dai vi lascio i recapiti:

L’Officina del Pesce
via Varese, 14
20121 Milano
tel. 02. 62 06 4325
aperto da martedì a sabato 09.30-14.30 17.00-22.00

 

Osteria del Riccio 03/05/2007

Filed under: Ristoranti — lagaietta @ 08:24

Venerdì sera prima di partire alla volta di Racconigi noi della combriccola ci siamo fermati all’Osteria del Riccio a cena.
Conoscevo già di fama e di nome questo ristorantino di Sesto perchè è ben segnalato dal Gambero Rosso oltre che da ViviMilano e la voglia di provare a cenare era sempre stata tanta anche perchè sfogliando le pagine del sito ero rimasta incantata da alcune proposte di menù oltre che dagli eventi che vengono organizzati da Luciana, la proprietaria.
Stavo aspettando che arrivassero i miei amici e così ne ho approfittato per scambiare due chiacchiere con Luciana che tra un piatto e l’altro mi ha raccontat un po’ come vengono organizzato gli eventi, le trasferte e quello che avrebbe in progetto prossimamente; devo dire che la sua passione e la sua volgia di scoprire ancora piccole tradizioni legate al territorio è proprio da encomiare perchè lei ama andare alla ricerca di piccoli produttori che confezionano ancora i loro prodotti con la stessa ricetta che veniva impiegata secoli fa o che è particolarmente legata ad una determinata zona d’Italia.

Qui sopra uno dei primi che abbiamo consumato, delle lasagnette con verdurine e scamorza affumicata: spigionavano un profumo di affumicato delizioso e anche l’aspetto era decismente invitante, pasta tirata a mano e la consistenza lo dimostra!
Questi gli strascinati con gamberetti e cozze, una bella spolverata finale di prezzemolo tritato finemente; non avevo mai visto gli strascinatia nche se avevo intuito come potessero essere e la porzione era molto abbondante per cui anche un primo e un antipasto possono essere una buona cena.

Questo invece il mio filetto ai funghi pioppini…semplicemente divino! Io e la carne rossa non abbiamo un rapporto tato stretto, ma nella mia attesa ne avevo visto uno passarmi sotto al naso, destinato ad altri commensali, il profumo dei funghi, l’aspetto e la tenerezza della carne mi avevano fatto aumentare la fame e non ho avuto il benchè minimo dubbio..sarebbe stato mio! Delicata la carne, morbida e di media cottura, si tagliava senza difficoltà e vi assicuro che la quantità era davvero abbondante!

I sommelier o i semplici intenditori di buon vino possono contare su una cantina continuamente curata e rifotnita, una scelta molto ampia e ci si può sempre affidare alla cortesia di Luciana e alla sua esperienza come sommelier.
Per maggiori info:
OSTERIA DEL RICCIO
Via Renzo Del Riccio 75 (angolo Via Monte Sabotino)
20099 Sesto San Giovanni (MI)
Tel/Fax 02/26220328
oppure 335/8039452
E-mail: info@osteriadelriccio.it
Hugs,kisses&cookies
 

Ristorante Turco Tandure 24/10/2006

Filed under: Ristoranti — lagaietta @ 08:08


Con le mie riflessioni sulla natura umana proseguirò più avanti, ora tornerei alla vera natura di questo blog, che da troppo tempo si sta allontanando dal mondo culinario enogastronomico, un po’ perchè non ho più avuto tempo di avvicinarmi ai miei attrezzi di lavoro, pentole, mattarello&co e un po’ perchè sono sempre dell’idea che per cucinare ci voglia la giusta dose dia more nei confronti di quello che ci si appresta a maneggiare, e in questo periodo ero davvero un po’ stanchina e non avrei amato così tanto tutti gli ingredienti, per cui invece che fare pasticci forzati mi sono chiamata fuori dal giro, nel quale comunuqe ho intenzione di tornare quanto prima e più in forma che mai.

Ad Hannover approfittando dell’ospitalità della WKC, ho cenato meravigliosamente in un ristorante turco molto particolare, con tanto di danza del ventre eseguita in diretta tra un tavolo e l’altro, per la gioia dei commensali maschi, ma vi risparmio le descrizioni dei loro goliardici apprezzamenti riguardo l’abundatia della signorina in questione.
Come antipasti: Hummus
era davvero ottimo, una crema molto delicata di ceci e tahine, con un velo di olio d’oliva e un buon profumo dato dal succo di limone;
proseguiamo con: Wine Leaves with Yogourth Cream e come portata principale: Castabala, cioè “Lamb fillet with mushrooms and pine nuts served with organic potatoes and a creamy mint yogouth sauce“.






Tutto ottimo e anche ben servito, il locale dava l’idea di un tipico ristorante mediorentale, tappet appesi alle pareti, profumo di spezie che aleggiava nell’aria, colori caldi e litri di salse in cui inzuppare le pittas e i pani cotti nel tandoori, che per una volta era vero e non un forno elettrico spaciato per tale.
So che è un po’ fuori mano, ma se vi dovesse capitare di fare un alto ad Hannover una puntata qui io non me la lascerei scappare!!!








 

Poporoya Alimentari Giapponesi 12/07/2006

Filed under: Ristoranti — lagaietta @ 10:07

Questa è l’insegna che compare al 17 di via Eustachi.
Si perché se volete andare al Poporoya pensando di trovare il tradizionale “Ristorante Giapponese” non troverete nessuna indicazione; l’ingresso è minuscolo come tutto il locale che si compone di sole due stanzette, nelle quali all’ora del pranzo e della cena la clientela è ordinatamente stipata in coda per potersi sedere attendendo il proprio turno.
Tra scaffali di salsa di soya e mirin si aspetta che la gentilissima signora alla cassa prende l’ordinazione, rigorosamente prima di sedersi ai tavolini o al banco, e faccia cenno di poter passare nella seconda stanza, quella del vero e proprio sushi-bar.
Sono rimasta stupefatta quando ancora in coda ci è stato chiesto se avessimo deciso cosa prendere, così di fretta abbiamo detto un sushi misto e tre cirashi…mai scelta è stata più giusta!
I tavoli sono forse 4, si cena a stretto contatto con i vicini e finito ci si alza per lasciare il posto a chi aspetta, nessuno brontola, nessuno si lamenta e tutti escono satolli. Il servizio è efficientissimo e molto cortese.
Il nostro sushi misto era pura poesia, uno in tre come assaggio è stato ottimo anche perché la dimensione del cirashi che ci hanno portato dopo era davvero a prova di mangione!
La particolarità della ciotola era che diversamente dal solito non era solo riso con del sashimi misto, ma il riso stesso era stato aromatizzato con una sorta di tamari che dava un retrogusto agro-dolce meraviglioso e la sinfonia di colori del sashimi in superficie era ulteriormente celebrata dal tocco del sesamo spolverato sul salmone e da una nota rosa di una sorta di polevere di pesce, che però davvero non so che cosa sia per cui dovrò informarmi.
Il Poporoya è una vera istituzione tra i giapponesi di Milano, è aperto da trent’anni e la formula è sempre la stessa da allora, non è cambiato nulla e credo che nessuno abbia intenzione di cambiare anche solo la posizione di uno scaffale, perché è tutto talmente caratteristico che non c’è motivo di toccare nulla! La parete interna della sala è tappezzata di recensioni e articoli di quotidiani o giornali che parlano del ristorante, e dal giallino delle pagine si vede che sono appese da parecchio!
Il bello, anzi la nota mitica è che fanno anche servizio a domicilio e da asporto, per cui si può chiamare e prenotare, ovviamente senza avere un menù sott’occhio, ma tutto a memoria!

“Poporoya”
via Eustachi,17
tel. 02.29406797
ovviamente niente sito internet!

 

Parco Sushi&Sashimi 02/07/2006

Filed under: Ristoranti — lagaietta @ 17:08

Parco Sushi&Sashimi

Eccomi smentita nuovamente…era da tempo che volevo testare anche la piccola dei Parco che sono stati aperti a Milano, ultimamente, così trovandomi in zona P.ta Venezia ho pranzato in quello che fa angolo tra via Spallanzani e v.le regina Elena.
Carino il locale, più che un ristorante è un sushi bar, pochi i coperti all’interno poiché c’è anche la possibilità di accomodarsi in un cortile esterno; i tavoli sono molto alti e gli sgabelli sono un po’ problematici da raggiungere per chi come me sfiora a malapena il metro e sessanta, ma questo è un mio piccolo appunto, della serie la prossima volta metti i tacchi…ah ma quale prossima volta?!?
Accolta dal giovane e aitante gestore, ovviamente italiano…che vogliamo per caso un giapponese? Naaaaaa…sono stata accompagnata al tavolo con un aria perplessa perché ero sola, cosa che mi è stata chiesta un paio di volte, (qualche problema a pranzare da sola? Non mi sembra!), mi è stato portata la carta che in prima pagina mostrava una precisazione riguardo la scelta del pesce servito in modo da dare tranquillità agli avventori.
Anche qui menù per il pranzo già studiati, totale 4 decisamente scarsi e decisamente cari. Io ho scelto un sushi e sashimi strong, servito con tè verde, (non matcha, sarebbe stato chiedere troppo) e a scelta o zuppa di miso o ciotola di riso bianco, io ho optato per il riso ma appena mi è stato presentato mi sono pentita…non era nemmeno lontanamente tondo e ovviamente pretendere che avesse un vago sentore acidulo è cosa audace per cui perché non spacciare del buon riso bollito per sushi, tanto basta metterlo in una ciotolina bianca con un po’ di sesamo sopra che tanto fa zen, o sbaglio?
Strong significava rinforzato…hm…la fame mi aveva portata a darmi alle libagioni, ben 15 pezzi eh che abbondanza! Si ok, parliamone perché se i maki misti devono essere misti solo di tonno e salmone è pochino, e se il sashimi prevede solo un trancio di tonno uno di salmone uno di polipo e uno di branzino…i nighiri poi erano anoressici, poverini mi veniva tanto da consolarli perché fuori comunque c’era il sole e non dovevano essere così smunti e tristi! Urca mi sono permessa anche di chiedere dell’altro zenzero perché quello che avevo sul bento era talmente tanto da essere trasparente, che mi è arrivato quando avevo praticamente finito tutto, contando il fatto che fossimo in 6 a pranzare…beh fate voi!
Sul riso proprio non ci siamo, quantomeno il ragazzo che componeva i maki aveva i guanti, almeno si presuppone un’attenzione all’igiene, che non sempre viene considerata importante nella ristorazione, (vedi esperienza Kisen…chiuso dopo pochi mesi per mancanza di norme igieniche basilari).
Sbirciando il resto del menù, ho dovuto chiedre delucidazioni perché tutti i maki sono considerati uguali, così quando ho chiesto se alcuni fossero gli uramaki mi è stato risposto: “no sono quelli con il riso all’esterno”
e io:”allora sono gli uramaki!”,
silenzio…e poi:”si quelli!”
Bene, mi fa sempre piacere quando nemmeno chi dovrebbe spiegare sa di cosa si stia parlando…una gioia!
Totale del conto: 22 euro. Troppo caro per aver quello che è stato servito.
Peccato per il locale perché potrebbe promettere bene, è in una buona posizione, è abbastanza piccolo da non essere preso d’assalto, ma ci sarebbero alcune cose da precisare. Ho fatto due chiacchiere con il gestore, (ok questa è una nota per la popolazione femminile: lui merita un sacco!!!) che mi ha detto che sono aperti solo da settembre per cui gli concedo il beneficio del dubbio…ci tornerò per vedere come procede e se con il tempo ingrana, magari la prox volta gli chiedo del riso!

Parco Sushi&Sashimi
Lascio il link al sito ci sono tutti gli indirizzi.
www.parcosushi.it